Il maratoneta

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Il maratoneta (Marathon Man) è un film del 1976, diretto da John Schlesinger e interpretato da Dustin Hoffman e Laurence Olivier, tratto dal romanzo di William Goldman, autore anche della sceneggiatura.

Thomas Babington “Babe” Levy, timido e introverso studente di storia, si allena per la maratona e prepara la sua tesi di laurea sulla “tirannia” negli Stati Uniti, con l’ossessione di riabilitare la memoria del padre, caduto in disgrazia e suicidatosi durante il maccartismo. Durante un suo allenamento a Central Park assiste a un incendio causato da un incidente stradale in cui trova la morte l’anziano fratello del criminale di guerra nazista Christian Szell. Il fratello di Babe, Henry “Doc”, sotto le spoglie di affermato uomo d’affari del settore petrolifero, è in realtà un agente che opera nella cosiddetta “Divisione”, un’agenzia diretta da Peter Janeway che si colloca nel limbo tra la CIA ed i servizi segreti.

Doc svolge l’incarico di corriere per il trasporto dei diamanti di proprietà di Christian Szell, custoditi nella cassetta di sicurezza di una banca di New York di cui, oltre Szell, residente in una località segreta in Uruguay, solo il fratello deceduto nell’incidente stradale aveva la chiave. Szell arriva segretamente a New York con l’intenzione di ritirare i suoi diamanti, mentre tutti i corrieri vengono uccisi in modo misterioso. Anche Doc scampa a due attentati mentre si trova a Parigi, ma nel momento in cui i due si incontrano Szell lo accoltella con un’arma retrattile che tiene nascosta nella manica; questo è l’anello che collegherà Babe – nel frattempo fatto sorvegliare da Elsa, un altro agente di cui Babe ingenuamente si innamora – al criminale nazista: Doc, ferito mortalmente, riesce a raggiungere la casa del fratello, spirando prima di potergli confidare alcunché sulla sua reale identità.

Szell, preoccupato dalla possibilità che Doc prima di morire possa avere fornito delle informazioni sui diamanti a Babe, lo fa sequestrare da Janeway e da due suoi complici e, per estorcergli le informazioni che ritiene Babe possa avere ricevuto, lo tortura sfruttando le competenze della sua antica professione di dentista, sino ad arrivare a perforargli un dente con uno specillo odontoiatrico. Viene quindi svelato che Szell è ricompensato e tenuto nascosto dalla “Divisione” di Janeway in cambio di importanti informazioni sui criminali di guerra nazisti. Scampato fortunosamente alla morte grazie anche alle sue doti di corridore, Babe, ferito, sconvolto e avvilito dalle rivelazioni sulla vera attività del fratello, si arma della pistola del padre (“rubata” dai suoi vicini portoricani che, su sua richiesta, svaligiano la casa sorvegliata dagli agenti e dai complici di Szell), che egli custodisce gelosamente fin dalla morte del genitore, e contatta Elsa per chiedere aiuto.

Elsa lo attira però in una trappola, portandolo nella casa del fratello di Szell, dove poco dopo arrivano Janeway e i suoi due scagnozzi. Babe fa entrare i tre in casa, tenendo Elsa in ostaggio con la pistola, ma in un improvviso scontro a fuoco i due uomini di Janeway rimangono uccisi. Janeway rivela allora a Babe la banca in cui Szell andrà a ritirare i diamanti, ma mentre Babe sta abbandonando di corsa la casa afferra la pistola per inseguirlo e ucciderlo. Elsa urla per salvare Babe e Janeway le spara, uccidendola. Babe a sua volta fredda Janeway, sparandogli attraverso una finestra. Nel frattempo Szell si reca nel distretto dei diamanti di New York, sulla 47ma strada, per informarsi sul loro corrente valore, ma viene riconosciuto da due reduci dei campi di concentramento, un commesso in un negozio e una donna per strada.

Quest’ultima cerca di attirare l’attenzione della folla indifferente verso il criminale nazista, e in un disperato tentativo di fermarlo viene investita da un’auto. Il commesso riesce invece a raggiungerlo, ma viene accoltellato da Szell con la stessa arma retrattile usata per uccidere Doc. Mentre il commesso, agonizzante, viene soccorso, il criminale prende un taxi e si dà alla fuga verso la banca. All’uscita dalla banca, dove ha finalmente ritirato i suoi diamanti, Szell trova Babe, che lo minaccia con la pistola e lo trascina dentro a una centralina di smistamento dell’acqua, situata nella zona lungo il reservoir, il lago artificiale di Central Park, il luogo dove Babe svolge i suoi allenamenti per la maratona.

Lì avviene il confronto finale tra i due: inizialmente Babe non sa cosa fare del criminale in quel momento nelle sue mani, e questi cerca di corromperlo offrendogli una parte dei diamanti, ma Babe rifiuta e risponde a Szell che potrà tenersi i diamanti che riuscirà a ingoiare. Szell dopo aver ingoiato un diamante si rifiuta di proseguire e aggredisce Babe con la sua lama retrattile, ma Babe getta la valigia con i diamanti verso l’acqua. Szell si getta per afferrarla, ma cade e rotola giù per una scala a chiocciola metallica, trafiggendosi con la sua stessa arma. Babe guarda il corpo di Szell affondare nell’acqua, e uscito dalla centralina getta la pistola nel lago artificiale come per liberarsi di tutto ciò che lo ha afflitto, incamminandosi senza voltarsi verso la sua nuova vita.

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