In Superficie – Shallow

“Shallow (A Star Is Born)”, canzone interpretata da Lady Gaga e Bradley Cooper per il film “A star is born”, presentato in anteprima mondiale fuori concorso durante la Mostra del Cinema di Venezia 2018.
SHALLOW
Tell me somethin’, girl
Are you happy in this modern world?
Or do you need more?
Is there somethin’ else you’re searchin’ for?

I’m falling
In all the good times I find myself longin’ for change
And in the bad times I fear myself

Tell me something, boy
Aren’t you tired tryin’ to fill that void?
Or do you need more?
Ain’t it hard keeping it so hardcore?

I’m falling
In all the good times I find myself longing for change
And in the bad times I fear myself

I’m off the deep end, watch as I dive in
I’ll never meet the ground
Crash through the surface, where they can’t hurt us
We’re far from the shallow now

Birra Artigianale in Umbria San Biagio di Nocera Umbra 4 agosto 2019

In Umbria ovunque si produce birra. Anche nei garages
in fondo la birra si fa con l’acqua buona di cui l’Umbria è ricca
Ognuno di noi almeno una volta al giorno è attraversato da un pensiero che recita grosso modo: “Vorrei un po’ di pace…”. Al Monastero San Biagio abbiamo ricreato tutte le condizioni affinché questa “Pace” sia realizzata.

Un assordante Silenzio nella totale immersione in un verde di vegetazione boschiva e la lontananza dai frenetici mezzi di comunicazione che invadono le nostre giornate rappresentano un clima ideale per godere dell’ambiente esterno ma anche per volgere il proprio sguardo verso l’interno del proprio spirito e della propria coscienza.

Inoltre l’educazione e trattamenti del corpo con basamento di erbe officinali provenienti da antiche tradizioni e culture monastiche, contribuiscono ad un miglioramento immediato del proprio benessere fisico, intellettuale, ma soprattutto interiore.

In questa cornice che racchiude atmosfera ed armonia, il luogo vi può offrire prodotti di eccellenza come la Birra San Biagio, birra artigianale di ispirazione monastica ed una cucina che sa rivisitare la tradizione del territorio con gusto ed eleganza.

Recupero VVF NORCIA nella Chiesa di Santa Maria Assunta a Vallo di Nera – Umbria

Vallo di Nera, recuperate due tele nella chiesa di Santa Maria Assunta
Set 11, 2018
VALLO DI NERA – Intervento dei vigili del fuoco VVF NORCIA per il recupero di due tele contenute nella chiesa di Santa Maria Assunta. Le opere, due tele di Ciborio e scala d’altare, verranno portate a Santo Chiodo di Spoleto perché a breve inizieranno i lavori di restauro della chiesa lesionata dopo il sisma del 2016.

Coscerno in Valnerina Si parte anche con la bufera e Aquila finale

Il monte Coscerno (quota 1.685 m) è ubicato nella parte sud-est dell’Umbria, nei pressi di Spoleto in piena Valnerina; insieme al Monte Bacugno (q. 1419) si trova circa al centro di un’area montuosa disabitata di 14 Km quadrati, delimitata da carrozzabili e dagli abitati di: Vallo di Nera, Roccatamburo, Poggiodomo, Usigni, Monteleone di Spoleto, Gavelli, Caso e Sant’Anatolia di Narco. Sopra l’abitato di Gavelli, a nord, si eleva il monte. Per raggiungerlo si percorre la carrozzabile che da S. Anatolia porta a Monteleone di Spoleto oppure la strada provinciale sterrata che da Vallo di Nera conduce a Mucciafora.

#MTB I COFFEE BYKERS AL CASTELLO DI CAMPELLO 22 agosto 2019

Uscita del gruppo Coffee Bykers Foligno fino al Castello di Campello
Umbria
Il Castello di Campello è un insediamento fortificato di altura ubicato sulla sommità di un colle a 514 metri s.l.m., in posizione dominante sulla valle Spoletina.
Fa parte di un sistema ambientale al limite tra la zona collinare e quella montana che conserva ancora i caratteri di un paesaggio medievale, con il castello, il borgo, le case torri vicino alle mura, i piccoli campi circondati da siepi, le bianche strade di accesso segnate dalla vegetazione, le Maestà agli incroci e i terrazzamenti pieni di olivi.
Il castello mantiene integra gran parte della struttura trecentesca sia nei lunghi tratti ben conservati delle mura e delle torri che nell’edilizia minore interna ed esterna al centro fortificato. Presenta la tipica cinta muraria a pianta circolare con l’insediamento del piccolo borgo cresciuto lungo la via di accesso verso il versante di pianura.
La strada a forma di spirale, collegava Campello Alto alla viabilità di pianura, il cui asse principale era la via Flaminia.
Il perimetro del castello è di circa 500 mt. Le mura, una volta culminanti in merli guelfi, ebbero attorno dei fossati. Sono ben visibili resti di cannonieri, beccatelli in pietra, numerosi archi e finestre, appartenuti alle case che si addossavano ad esse, si sono conservate nel loro circuito originario e permettono al complesso di serbare l’aspetto compatto, tipico del castello medievale, reso ancora più suggestivo dalla posizione isolata, sullo sfondo di uno scenario paesaggistico di incomparabile bellezza.

I monti di Gualdo Tadino 6 ottobre 2019 con coccinelle finali

I monti di Gualdo Tadino 6 ottobre 2019

Con questa escursione toccheremo le cime più alte che sovrastano la Gola della Rocchetta e Gualdo Tadino.

Partendo dal parcheggio dell’eremo/rifugio di Serra Santa e raggiunto l’eremo stesso, ci avvieremo, in leggera salita, fino alla cima di Serra Santa (1423 mt.).

Da qui attraverso le vaste praterie sommitali scenderemo fino al Pian delle Vescole per poi raggiungere la vetta più alta del comprensorio, il monte Penna (1432 mt.).

Tornati sui nostri passi a ca. due terzi del percorso ci aspetta la terza cima, quella del Monte Nero (1412 mt.).

Da qui scenderemo per prati in direzione della Rocchetta, fino ad incontrare un sentiero immerso in una bellissima faggeta che ci porterà sopra alla Balza di Mezzogiorno a picco sopra Gualdo.

Quindi, con una ripida ma breve salita, ritorneremo al Rifugio e al parcheggio.

La maggior parte del percorso si svolge su estese praterie sommitali, dove, grazie alle abbondanti nevicate e piogge, si raccoglie l’acqua che sgorga copiosa dalle numerose sorgenti del comprensorio.

I continui cambi di versante ci faranno ammirare panorami sempre di grande bellezza.

Monte Brunette e la Valle Umbra

Monte Brunette (1421). È posto a est della pianura umbra su cui incombe; alle sue pendici ci sono i comuni di Campello e di Trevi e anche le famose fonti del Clitunno.
Dal punto di vista geologico è una struttura anticlinalica sbloccata da faglia bordiera ad ovest ed ha la stessa composizione degli altri appenninici dei dintorni; si tratta di calcari meso e cenozoici tipici della successione umbro – marchigiana, dove si possono trovare estesi affioramenti di “Rosso ammonitico”. Una unità litostratigrafica di marne e argille nodulari rosse, spessore 8-10 m, posizionato cronologicamente tra la “Corniola” più antica e i “Calcari e marne a Posidonia” più recenti. Nel “Rosso”, di età Toarciano, zona biostratigrafica a H. bifrons, è stato trovato intorno agli anni ’70 il tipo di ammonite, genere Praerycites, introdotto in letteratura del 1981.
Sulla cima esiste un piccolo castelliere di epoca protostorica, trovato negli anni 70 del XX secolo e vi sono antenne per radio e telecomunicazioni. È parzialmente coperto da boschi di faggio e leccio e ci sono varie sorgenti. L’abitato più vicino è quello di Pettino che è posto nel comune di Campello, a cui è collegato da una strada carrozzabile.