Le Passaiole di Monte Maggio Gualdo Tadino maggio 2014
Le Passaiole sono due stretti sentieri che attraversano il movimentato ambiente roccioso del versante ovest del mte le Senate il quale, col gemello mte Maggio, si erge sopra la Valsorda di Gualdo Tadino.
Partendo dal parcheggio dell’amena valle si sale, dapprima su sentiero e successivamente per prati,
fino alla sommità del mte Maggio (1360 mt) da dove si godono belle viste sui monti e vallate del
Fabrianese e del Gualdese. The Passaiole are two narrow paths through the busy environment of the rocky slope
West mte the Senate who, with the twin mte May, rises above the Valsorda of Gualdo Tadino.
From the car park of the pleasant valley you climb, first on the path and then to lawns,
to the summit of mte May (1360 meters) from where you enjoy beautiful views of the mountains and valleys of
Fabriano and Gualdese.
2 ottobre 2016 Con questa escursione andremo a conoscere due importanti siti religiosi della nostra regione e successivamente un’azienda agricola del tifernate dedita al recupero di antiche specie di frutta.
Il nostro cammino inizia dall’Abbazia medievale di San Salvatore di Montecorona di cui visiteremo la
bella chiesa per poi salire utilizzando un antico percorso quasi completamente selciato e immerso in
un fitto bosco fino all’Eremo situato a ca. 700 mt sulla cima del monte omonimo. Da qui scenderemo
sul versante opposto e, con un percorso ad anello, riprenderemo il sentiero di salita.
Dopo la sosta pranzo raggiungeremo l’azienda della Fondazione Archeologia Arborea per una visita
guidata al frutteto dove potremo conoscere varietà di frutta solo fino a pochi anni fa dati per scomparsi.
This tour will enable you to know two important religious sites of our region and
then a farm of tifernate dedicated to the recovery of old fruit species. The
our journey begins medieval Abbey of San Salvatore Montecorona of which will visit the
beautiful church and then climb using an ancient path almost completely paved and surrounded by
a dense forest to the hermitage located ca. 700 meters on top of the homonymous mountain. From here descend
on the opposite side and, with a circular route, we resume the path of ascent.
After the lunch break we will reach the company of Arborea Archaeology Foundation for a visit
tour of the orchard where we can learn about fruit varieties only until a few years ago data
for disappeared.
ll Monte Coscerno (quota 1.685 mt.) è ubicato nella parte sud-est dell’Umbria, nei pressi di Spoleto, tra gli abitati di Sant’ Anatolia di Narco (Valnerina), Poggiodomo e Monteleone di Spoleto.
È un monte bordato da una scogliera calcarea verso sud-ovest e con la cima erbosa costituita da vari colli allineati. Sul versante sud e sud-ovest è coperto da belle foreste di faggi e roverelle
Essendo un massiccio piuttosto isolato, dalla sua sommità è possibile apprezzare panorami molto interessanti con lo sguardo che abbraccia i Sibillini con il Redentore, i Monti della Laga, il Gran Sasso (nelle giornate limpide), i monti di Leonessa con il Terminillo, e via via gli altri della media Umbria (i Martani, i monti dello spoletino e del folignate, il Fema e il Monte Cavallo).
Dal borgo medioevale di Gavelli (1.153 m) saliamo lungo una sterrata fino al valico di Forca della Spina (1274 m); quindi si risale il lungo crinale del Monte Coscerno e, dopo avere sorpassato vari cocuzzoli e toccato la Dolina della Vasca, si giunge in vetta dove attraverseremo le praterie del Monte Coscerno, centinaia di ettari di distese erbacee spontanee ricavate dall’eliminazione dei boschi primigeni da parte dell’uomo.
In cielo è possibile ammirare una coppia di aquile in volo!!
La via Francigena, a partire dal Medioevo, costituì il principale asse viario europeo che collegava le tre più importanti capitali religiose europee: Santiago de Compostela, Roma e Gerusalemme. Le tappe toscane veniveno percorse dai pellegrini che, dalla Francia, dovevano arrivare a Roma. Il tratto, presto inaugurato, anticamente collegava San Gimignano a Monteriggioni, un percorso affascinante sia dal punto di vista ambientale che storico-culturale.
La Toscana, nella parte che ci interessa particolarmente (e cioè da Fucecchio a Siena) era attraversata da ben tre percorsi distinti di Via Francigena. Il primo e più antico era quello descritto da Sigeric e si svolgeva, fra San Genesio e San Gimignano, sul crinale delle colline ad occidente del fiume Elsa fino alla città delle Cento Torri e da qui, evitando di scendere in piano, si dirigeva, primaa Borgo d’Elsa, quindi a Badia a Isola e da qui a Siena The Via Francigena, from the Middle Ages, was the main European road axis linking the three most important European religious capital: Santiago de Compostela, Rome and Jerusalem. The veniveno Tuscan steps taken by pilgrims from France, had to get to Rome. The stretch, inaugurated soon, once joined San Gimignano to Monteriggioni, a fascinating route both from the environmental point of view and cultural history.
Tuscany, in the part that is of particular interest (ie from Fucecchio in Siena) was traversed by three distinct paths of Via Francigena. The first and oldest was the one described by Sigeric and took place, between San Genesio and San Gimignano, on the ridge to the west of the river Elsa hills to the city of hundred towers and from there, avoiding to take to the floor, he walked, primaa Borgo d’Elsa and then in Badia a Isola and from there to Siena
Assisi è un comune italiano di 28 428 abitanti[4] della provincia di Perugia in Umbria. 2016.
È conosciuta per essere la città in cui nacquero, vissero e morirono san Francesco, patrono d’Italia, e santa Chiara.Il territorio comunale assisano comprende porzioni sia pianeggianti sia collinari che di bassa montagna. La città serafica grazie alla sua posizione posta in collina ed affacciata sulla Valle Umbra, presenta un clima gradevole ma di transizione tra l’area di pianura ad ovest e quella più montuosa ad est, con estati calde ma non afose ed inverni non eccessivamente rigidi. Caratteristica invernale sono le temperature percepite dal corpo umano a seguito dei freddi venti di tramontana che scorrono lungo il bordo nord occidentale del Monte Subasio, poiché solitamente tendono ad essere intensi, ed il loro wind chill associato è di vari gradi sotto lo zero. Una volta o due l’anno fa comparsa nella città anche la neve, ma grazie alla propria posizione riparata, molto difficilmente cade in quantità rilevanti. La primavera e l’autunno tendono ad essere piovose e piuttosto tiepide.
Le aree del territorio assisiate che sono situate nella Valle Umbra presentano invece un clima, rispetto alla città, caratterizzato da estati leggermente più calde e talvolta afose a causa del maggior tasso di umidità, mentre nel periodo autunnale ed invernale nelle giornate di cielo sereno sono spesso ricoperte dalla nebbia che talvolta perdura per tutto l’arco della giornata.
In inverno possono prodursi brinate sia in città, sia nella valle sottostante, con temperature notturne anche ben al di sotto degli zero gradi. Il territorio a nord del capoluogo comunale, che si protrae verso i comuni di Nocera Umbra, Gualdo Tadino e Valfabbrica, è di tipo collinare-bassa montagna, e presenta pertanto un clima più simile a quello montano, con estati non troppo calde e solitamente ventilate, mentre gli inverni risultano talvolta rigidi con nevicate localmente abbondanti soprattutto a seguito delle irruzioni di aria fredda da nord-est.
Il Monte Pennino è una montagna che raggiunge i 1.571 m s.l.m. situata nei comuni di Serravalle di Chienti e di Fiuminata
al confine delle regioni Marche ed Umbria, nella Provincia di Perugia e nella Provincia di Macerata. Alle sue pendici nascono i fiumi Topino e Potenza. Un percorso a.r. sullo stesso sentiero con un dislivello di circa 500 metri, fino ad un rifugio dove
potremo degustare un buon caffè.
Chi fa il percorso più breve potrà tornare nel primo pomeriggio alla propria auto, chi sceglie il
percorso più lungo dovrà percorrere altri 2,5 km con un dislivello totale di 700m circa. Monte Pennino is a mountain that reaches 1,571 m s.l.m. It located in the towns of Serravalle di Chienti and Fiuminata on the border of the Marche and Umbria regions, in the Province of Perugia and in the Province of Macerata. On its slopes are born the rivers Topino and power. A path return receipt on the same path with a vertical drop of 500 meters, up to a shelter where
we can enjoy a good coffee.
Who is the shortest path will return in the afternoon to their cars, those who choose the
path longer have to travel another 2.5 km and a total elevation gain of 700m
Giro molto vario che ci permetterà di “scoprire” parte dei monti che fanno da contorno al borgo diCapodacqua di Foligno.
Si parte dal parcheggio del paese e nei pressi della magnifica rocca dei Trinci,
da poco restaurata, si incomincia a salire decisamente dapprima tra uliveti e poi immersi nei boschi.
Giunti a quota 700 si piega decisamente verso est e costeggiando la valle di Rio si arriva all’omonimo
paesino, da qui si continua a salire fino ad incrociare la carrareccia per Afrile che, dopo qualche decina
di metri, si lascia per salire sui monti che sovrastano il paese (altezze intorno ai 1000 mt.). Si
ridiscende fino ad arrivare a Fondi e da qui risalire al monte Burano, mt. 1129 altitudine massima del
percorso. Lasciata la cima si ridiscende a Capodacqua percorrendo il sentiero VUT che ci permetterà,
anche, di toccare il castello di Gallano, altro bell’esempio di ristrutturazione di un borgo medievale.
varied tour that will allow us to “discover” side of the mountains that surround the village of
Capodacqua di Foligno. It starts from the village car park and near the magnificent castle of Trinci,
recently restored, it starts to climb steeply at first and then by olive trees in the woods.
Reach a height of 700 is definitely turns east and along the Rio valley you get the eponymous
village, from here continue to climb until you reach the cart track for Afrile that after a few dozen
meters, is left to climb the mountains that overlook the town (heights around 1000 mt.). Yes
back down until you get to the Funds and from there back to the upstream Burano, mt. Maximum altitude of 1129
path. Leaving the peak, it goes back to Capodacqua VUT along the path that will allow us,
Also, touching Castle Gallano, another fine example of renovation of a medieval village.
Il Parco ha un’estensione di 9800 ettari e si estende, lungo costa, dal paese di Principina a Mare (comune di Grosseto), fino al paese di Talamone (comune di Orbetello).
Nel suo territorio ricadono gli ultimi terreni paludosi nei pressi della foce dell’Ombrone,
che, ricchi di vita e ancora selvaggi, ospitano importanti colonie di uccelli palustri.
Più a sud la zona è composta dai monti dell’Uccellina ricoperti da una fitta macchia mediterranea e verso est, ai piedi dei monti, da vaste distese erbose, dove si trova la Fattoria di Spergolaia centro amministrativo dell’azienda regionale e sede dei butteri.
La tipologia ambientale prevalente nel SIR “Pianure di Maremma ” è data da praterie secondarie e aree agricole abbandonate, in gran parte utilizzate come pascoli per il bestiame semibrado, zone umide di acqua dolce o debolmente salmastra, seminativi. Vaste estensioni del sito sono allagate per parte dell’anno. Tra le altre tipologie ambientali rilevanti ci sono il tratto fluviale prossimo alla foce, la macchia mediterranea, i filari e le alberature, i piccoli nuclei di pino domestico. Questa parte di Toscana è un esempio relittuale di complessi palustri, di elevato valore naturalistico e paesaggistico, utilizzati a scopo produttivo (attività di pascolo semibrado, con vacche e cavalli di razza maremmana).
Il SIR “Dune dell’Uccellina” costituisce uno dei sempre più rari tratti significativi di costa sabbiosa, con limitata antropizzazione e con dinamismo vegetazionale non condizionato dal turismo balneare. La tipologia ambientale prevalente è data da sistemi dunali privi di impianti balneari quindi di grande importanza per la salvaguardia delle specie sia psammofile che psammoalofile. Il sito è importante anche per la conservazione di un endemismo esclusivo della zona: Limonium etruscum. Importante la presenza di Burhinus oedicnemus. Costa sabbiosa, in gran parte in regressione, con cordoni dunali e depressioni retrodunali, caratterizzate dalle tipiche formazioni vegetali anche di ambienti umidi, generalmente in ottimo stato di conservazione. The Park covers an area of 9800 hectares and extends along the coast from the town of Principina a Mare (town of Grosseto), to the village of Talamone (municipality of Orbetello).
In its territory last fall Everglades near the mouth of the Ombrone, which, rich in life and still wild, home to large colonies of marsh birds.
Further south the area is composed of Uccellina mountains covered by dense Mediterranean vegetation and to the east, at the foot of the mountains, vast grasslands, where the administrative center of Spergolaia Farm company regional headquarters of the cowboys.
The prevailing environment type in the SIR “Plains of Maremma” is given by secondary grasslands and agricultural areas abandoned, largely used as pastures for the semi-wild cattle, wetlands, fresh or slightly brackish water, arable land. Vast site extensions are flooded for part of the year. Among other relevant environmental types are the next stretch of water at the mouth, the Mediterranean, the vineyards and trees, small pine cores. This part of Tuscany is an example of relict wetland complex, high conservation and landscape value, used for productive purposes (of a semi-wild grazing activities, with the Maremma breed cows and horses).
SIR “Dune dell’Uccellina” is one of the increasingly rare significant stretches of sandy coastline, with limited human activity and vegetation dynamics not affected by tourism. The prevailing environment type is given by dune systems without so bathing facilities of great importance to the preservation of species is psammophilous that psammoalofile. The site is also important for the conservation of an endemic species exclusive in the area: Limonium etruscum. Important the presence of Burhinus oedicnemus. sandy coast, largely in decline, with dune ridges and dune depressions, characterized by the typical plant formations also of wetlands, generally in excellent condition.
Tra i due monti scorre il Rio Vitoschio incassato tra pareti strapiombanti e rivestito di boschi quasi impenetrabili. Noi cammineremo dapprima sul boscoso fianco nord del Nerone per poi attraversare il Vitoschio e incominciare a risalire i fianchi del Cardamagna, attraverso boschi, prati e tratti rocciosi, fino a conquistarne la cima dalla quale godremo di bei panorami sulle colline e le montagne di Urbino.
Al ritorno percorreremo una via in parte diversa, ma sempre di grande bellezza naturalistica e paesaggistica. The Cardamagna (m. 962), the younger brother of the imposing Nero is not far behind as beauty and majesty. Between the two mountains flows the Rio Vitoschio encased between overhanging walls and covered with forests almost impenetrable. We will walk first on the wooded north of Nero’s side before crossing the Vitoschio and begin to climb the sides of Cardamagna, through woods, meadows and rocky stretches, up to conquer the summit from which we will enjoy beautiful views of the hills and mountains of Urbino.
On the way back we descend down a path somewhat different, but always of great natural beauty and landscape.