Come si indossano le ciaspole video tutorial

Le racchette da neve (o caspe, ciaspe, ciaspole[1] oppure anche ciastre[2]) sono uno strumento che consente di spostarsi agevolmente a piedi sulla neve fresca poiché aumenta la superficie calpestata e quindi anche il ‘galleggiamento’, tipicamente usate in attività di escursionismo su ambiente innevato. Inizialmente erano fatte di corda intrecciata e legno, oggi sono per lo più di plastica o di materiale simile. Il nome “ciaspole” è un termine del ladino noneso (val di Non), è entrato nel linguaggio comune dopo il successo de “La Ciaspolada”. La prima edizione ha avuto luogo a Tret, frazione di Fondo (val di Non), con partenza ed arrivo in località Plazze.

Ciaspolata a Sassotetto sui Monti sibillini

La stazione sciistica di Sarnano, Sassotetto, in provincia di Macerata è per ordine di grandezza la seconda più grande delle Marche, con ben 11 km di piste. Il comprensorio di Sarnano situato sulla catena dei Monti Sibillini è composto da due località: Sassotetto e Santa Maria Maddalena. Gli impianti negli ultimi anni sono stati riammodernati, ora il resort dispone di 9 impianti di risalita: 1 tapis roulant, 4 skilift, 2 manovie e 2 seggiovie (una biposto ed una triposto) che servono piste di media difficoltà. Nel Dicembre del 2006 è stato inaugurato il nuovo rifugio con residence annesso, La Capannina. Sempre nel 2006 è stato costruito un potente impianto di innevamento artificiale e uno snowpark il Mad.dalena Snowpark. Dalla stagione invernale 2007/2008 è in funzione un’impianto di illuminazione sulle piste che consentirà a tutti gli appassionati di particare sci e snowbaord in notturna.

Da Ponze di Trevi al Castello di Orsano

Si partirà dalla frazione di Ponze (Trevi) per arrivare al castello di Orsano (Sellano) che visiteremo insieme. Questo luogo fu oggetto in tempi storici di innumerevoli diatribe, in particolare tra Trevi e Spoleto, che ne contendevano il dominio. Le zone che attraverseremo erano vocate, soprattutto in passato, al pascolo di bovini, equini ed ovini che incontreremo strada facendo. In queste zone, ancora molto selvagge, trovava riparo e risorse il lupo, splendido quanto combattuto predatore.

Colfiorito

Foto di repertorio degli ultimi 10 anni Colfiorito sorge a 760 metri sul livello del mare su un altopiano di origine carsico-paludosa. Dei sette altipiani che circondano Colfiorito (Altipiani di Colfiorito), che derivano dal prosciugamento di laghi, solo uno ospita ancora una palude in cui si possono incontrare specie rare di animali. Il paese è il maggiore del vasto altopiano, di circa 300 ha, in cui si trova, ad una altitudine di 781 m s.l.m., lungo la Strada statale 77 della Val di Chienti che congiunge Foligno a Civitanova Marche; parte dell’altopiano ricade nel territorio del comune di Serravalle di Chienti, in provincia di Macerata. L’altopiano carsico deriva dal prosciugamento di sette conche lacustri, di cui rimane solo la palude. Stock photos taken over the past 10 years Colfiorito rises at 760 meters above sea level on a karst-marshy plateau. Of the seven plateaus surrounding Colfiorito (Colfiorito plateaus), which derive from the drying up of lakes, only one still hosts a swamp where rare species of animals can be encountered. The town is the largest of the vast plateau, of about 300 ha, where it is located, at an altitude of 781 m asl, along the Val di Chienti state road 77 which connects Foligno to Civitanova Marche; part of the plateau falls within the territory of the municipality of Serravalle di Chienti, in the province of Macerata. The karst plateau derives from the drying up of seven lake basins, of which only the swamp remains.

Cima Vallelunga dei Sibillini

L’escursione ci portera a scoprire la valle lunga, una delle valli piu grandi e remote del parco.Un giro un po impegnativo ma In questo periodo dovrebbe essere al massimo la fioritura delle peonie selvatiche,spettacolo che ci ripaghera sicuramente della fatica The excursion will take us to discover the long valley, one of the biggest and remote valleys of parco.Un around a bit challenging, but in this period should be maximum flowering begonias wild, show that there Ripaghera definitely fatigue

Gran Sasso Via Normale

Il Corno Grande è la vetta più alta degli Appennini, nonché la più prestigiosa. Dalla cima si può ammirare un panorama a 360 gradi su tutto l’Appennino centrale, che ripaga sicuramente dallo sforzo fisico necessario per raggiungerla. Quest’anno a causa della chiusura di molti rifugi, abbiamo deciso di proporre una soluzione alternativa, sicuramente divertente e interessante: approfitteremo per dormire in tenda. Forse per qualcuno potrà essere la prima volta, mentre per qualcun altro può essere l’occasione per rivivere questa emozione dopo tanto tempo. Vedrete che svegliarsi all’alba e godere dei suoi unici momenti sarà un’esperienza indimenticabile. The Corno Grande is the highest peak in the Apennines, as well as the most prestigious. From the top you can admire a 360 degree panorama over the central Apennines, which surely repays the physical effort necessary to reach it. This year due to the closure of many shelters, we decided to propose an alternative solution, certainly fun and interesting: we will take advantage to sleep in tents. Maybe for someone it may be the first time, while for someone else it may be an opportunity to relive this emotion after a long time. You will see that waking up at dawn and enjoying its unique moments will be an unforgettable experience

Bird-Escursionismo Valli di Comacchio

Le Valli di Comacchio sono un’ampia zona umida e paludosa dell’Emilia Romagna, sita tra la cittadina di Comacchio e il fiume Reno, all’interno del Parco Regionale del Delta del Po. Le Valli sono caratterizzate da un’acqua salmastra e salata e da una varietà di flora e fauna che la rende un’area florovivaistica di interesse internazionale. Si possono trovare più di 300 specie di uccelli come i fenicotteri, il cavaliere d’Italia, la garzetta, gli aironi, il martin pescatore ecc. Percorreremo escursioni a piedi e in barca lungo incantevoli e suggestivi sentieri naturalistici.

Da Nottoria ai Pantani di Accumoli Castelluccio di Norcia

I Pantani di Accumuli sono dei piccoli specchi d’acqua a quota 1600 mt. adagiati in una verde valletta tra i monti che segnano il confine tra l’Umbria a sud-est di Norcia e il Lazio. In primavera, con lo scioglimento delle ultime nevi, presentano la massima portata mentre in piena estate, con le condizioni climatiche giuste, assumono una caratteristica colorazione rossa dovuta alla presenza di un’alga microscopica. Il nostro itinerario parte dal paesino di Nottoria, al limite del Piano di Santa Scolastica e famoso per l’enorme quercia secolare che si erge maestosa all’ingresso dello stesso. Il primo tratto, molto ripido, si svolge su pietraie miste a breccia tracce di antichi tratturi ormai in disuso quindi su prati misti a cespugli e radi boschetti fino ad imboccare una traccia che gradualmente sale sui fianchi del monte Serra e, dopo aver aggirato il fianco est dello stesso con magnifici panorami su Castelluccio, Vettore e Laga, scende in una valletta che si attraversa tutta fino a sorpassare una sella erbosa e scendere ai laghetti.