Le Dolomiti Lucane

Le Dolomiti Lucane sono montagne rocciose situate nel cuore della Basilicata. Pur non essendo montagne particolarmente imponenti offrono scenari del tutto unici ed affascinanti e rappresentano un luogo ideale per fare trekking ed escursionismo.
Sono così chiamate per la loro somiglianza con le Dolomiti Trentine e Venete.
La loro forma così singolare e affascinante è il risultato dell’erosione atmosferica.
Il complesso roccioso assume forme particolarmente incantevoli in prossimità di Castelmezzano e Pietrapertosa: i due borghi delle Dolomiti sorti per motivi strategici e difensivi a ridosso delle guglie più maestose del comprensorio.
Castelmezzano e Pietrapertosa fanno entrambi parte del circuito dei Borghi più belli d’Italia.
Castelmezzano, 750 metri di altezza, impianto ancora medioevale, con tutta la suggestione di simboli orientali che sbucano tra le case aggrappate alla roccia secondo l’antica forma di terrazzamento.
Scale e vicoli portano nel luogo dove c’era un castello-fortezza normanno-svevo, il Castrum Medianum, cioè Castello di Mezzo (da cui deriva il nome del paese).

Pietrapertosa, con i suoi 1088 metri, è il comune più alto della Basilicata, abitato fin dal IV sec.a.c.
C’è anche un castello che poggia sulla pietra e che si chiama Arabat, termine saraceno, attorno cui sono sorte le case verso il basso, tra strette strade e vicoli ciechi, usando spesso la stessa roccia delle Dolomiti come pareti, formando una sorta di anfiteatro, nascosto dalla pietra che la circonda.
The Lucanian Dolomites are rocky mountains located in the heart of Basilicata. Although not particularly impressive mountains offer totally unique and fascinating scenarios and are an ideal place for trekking and hiking.
They are so named for their resemblance to the Trentino and Veneto Dolomites.
Their unique and fascinating shape is the result of atmospheric erosion.
The rocky complex takes particularly charming forms near Castelmezzano and Pietrapertosa: the two villages of the Dolomites arose for strategic and defensive reasons close to the most majestic spiers of the area.
Castelmezzano and Pietrapertosa are both part of the circuit of the most beautiful villages in Italy.
Castelmezzano, 750 meters high, still medieval plant, with all the suggestion of oriental symbols that emerge between the houses clinging to the rock according to the ancient form of terracing.
Stairs and alleys lead to the place where there was a Norman-Swabian castle-fortress, the Castrum Medianum, ie Castello di Mezzo (from which the name of the village derives).

Pietrapertosa, with its 1088 meters, is the highest municipality of Basilicata, inhabited since the fourth century BC.
There is also a castle that rests on the stone and that is called Arabat, a Saracen term, around which the houses have risen down, between narrow streets and dead ends, often using the same rock as the Dolomites walls, forming a sort of amphitheater, hidden by the stone that surrounds it.

Matera

Matera è una delle città più antiche del mondo il cui territorio custodisce testimonianze di insediamenti umani
a partire dal Paleolitico e senza interruzioni fino ai giorni nostri.
Matera è la città dei sassi , il cui nucleo urbano si è sviluppato a partire dalle grotte naturali scavate nella roccia e successivamente modellate in strutture sempre più complesse all’interno di due grandi anfiteatri naturali che sono il Sasso Convesso e il Sasso Barisano.
Nel 1993 l’UNESCO dichiara i Sassi di Matera PATRIMONIO MONDIALE DELL’UMANITA’.
I Sassi di Matera sono il 6° sito in Italia e il 1° nel meridione.
Il 7 Ottobre 2014 Matera è stata designata CAPITALE EUROPEA DELLA CULTURA per il 2019.
Matera è al centro di un incredibile paesaggio rupestre che conserva un grande patrimonio di cultura e tradizioni, ed è sede di eventi espositivi di grande prestigio nazionale ed internazionale..
La storia di Matera è di una città di confine, di contrasti, di competizioni e fusione tra paesaggi, civiltà e culture diverse.
Dal punto di vista architettonico i Sassi di Matera presentano una serie incredibile di elementi che si sono stratificati nel tempo, dai complessi rupestri scavati dall’uomo, alle chiese rupestri, aree di sepoltura, che si alternano continuamente con fabbricati di tutte le diverse ere: Medioevo, Rinascimento, Barocco fino all’epoca moderna.
Nella visita si incontrano quindi grotte, ipogei, palazzotti, chiese, scalinate, ballatoi, giardini e orti tutti incastonati uno nell’altro.
MATERA

Matera is one of the oldest cities in the world whose territory holds evidence of human settlements
from the Paleolithic and without interruptions until the present day.
Matera is the city of stones, whose urban core has developed from natural caves dug into the rock and subsequently modeled in increasingly complex structures within two large natural amphitheatres that are the Sasso Convesso and the Sasso Barisano.
In 1993 UNESCO declares the Sassi of Matera WORLD HERITAGE PATHIMY OF HUMANITY.
The Sassi of Matera are the 6th site in Italy and the 1st in the south.
On 7 October 2014 Matera was designated EUROPEAN CAPITAL OF CULTURE for 2019.
Matera is at the center of an incredible rock landscape that preserves a great heritage of culture and traditions, and is home to exhibitions of great national and international prestige.
The history of Matera is of a border city, of contrasts, of competitions and fusion of landscapes, civilizations and different cultures.
From an architectural point of view, the Sassi of Matera present an incredible series of elements that have been stratified over time, from the rock complexes excavated by man, to the rock churches, burial areas, which continually alternate with buildings of all different eras: Middle Ages, Renaissance, Baroque until modern times.
During the visit, then, caves, hypogea, palaces, churches, stairways, balconies, gardens and gardens all meet one another.

Gran Sasso Corno Grande 14 15 luglio 2018

Il Corno Grande è la vetta più alta degli Appennini, nonché la più prestigiosa.

Dalla cima si può ammirare un panorama a 360 gradi su tutto l’Appennino centrale, che ripaga sicuramente dallo sforzo fisico necessario per raggiungerla.

Quest’anno a causa della chiusura di molti rifugi, abbiamo deciso di proporre una soluzione alternativa, sicuramente divertente e interessante: approfitteremo per dormire in tenda.

Forse per qualcuno potrà essere la prima volta, mentre per qualcun altro può essere l’occasione per rivivere questa emozione dopo tanto tempo.

Vedrete che svegliarsi all’alba e godere dei suoi unici momenti sarà un’esperienza indimenticabile.
The Corno Grande is the highest peak in the Apennines, as well as the most prestigious.

From the top you can admire a 360 degree panorama over the central Apennines, which surely repays the physical effort necessary to reach it.

This year due to the closure of many shelters, we decided to propose an alternative solution, certainly fun and interesting: we will take advantage to sleep in tents.

Maybe for someone it may be the first time, while for someone else it may be an opportunity to relive this emotion after a long time.

You will see that waking up at dawn and enjoying its unique moments will be an unforgettable experience.

Le Creste del Torrone e Cima del Vettore dei Sibillini 29 luglio 2018

Le Creste del Torrone e Cima del Vettore dei Sibillini 29 luglio 2018
Lungo ed impegnativo trekking che ci farà toccare le diverse “sponde” del monte Vettore.

Dopo aver lasciato qualche auto a Forca di Presta ci si recherà presso la Fonte di S. Lorenzo da dove inizierà la nostra ascensione fino a Forca Viola (begli scorci su Castelluccio e i suoi piani).

Da qui si scenderà nella valle del Pilato fino ad arrivare, poco prima delle svolte per Foce, all’imbocco del sentiero che, costeggiando la valle della Tagliola, ci porterà fino alle creste del Vettore che si percorreranno fino alla cima più alta dei Sibillini.

Il percorso in cresta è caratterizzato dalle magnifiche vedute sui monti circostanti e sulle colline marchigiane digradanti verso l’Adriatico e prevede alcuni tratti di facili roccette nella salita al monte Torrone e al Sasso d’Andrè.

Dalla cima del Vettore si scenderà fino a Forca di Presta da dove ci si recherà a recuperare le auto lasciate presso l’inizio dell’escursione.

Long and demanding trekking that will make us touch the different “shores” of Mount Vettore.

After averagely leaving a car from Forca di Presta we go to the Fonte di S. Lorenzo from where our climb up to Forca Viola (nice views on Castelluccio and its floors).

From here you will descend into the valley of the Pilate until you arrive, just before the turns for Foce, at the beginning of the path that, along the valley of the Tagliola, leads us to the ridges of the Carrier that you travel to the highest peak of the Sibillini.

The ridge path is characterized by the magnificent views of the surrounding mountains and the hills of the Marche sloping down to the Adriatic and provides some easy stretches in the climb to Mount Torrone and Sasso d’Andrè.

San Salvatore e Verchiano di Foligno 12 agosto 2018

S. Sisto – San Salvatore – Castello di Verchiano
In collaborazione con la Proloco di Verchiano
12/08/2018

L’itinerario inizia dall’abitato di Verchiano, precisamente dal bivio con il sentiero 581 Colfiorito-Sellano, nei pressi dei ruderi della chiesetta di San Sisto.

Da qui si sale dolcemente lungo la carrareccia in un percorso ombreggiato e piacevole girando intorno al monte Nagni.
Alla ‘troscia’ artificiale si aggira monte Cui dal versante orientale e, giunti alla strada Verchiano-Curasci, si sale a San Salvatore Piccolo, importante santuario posto alla sommità dell’omonimo monte a 1144 m di altitudine.

In origine era un’abbazia benedettina e i primi documenti che la menzionano risalgono al 1333-1334. Il beato Paoluccio Trinci morì nel santuario nel 1390 e vi fu sepolto, il suo corpo venne traslato a Verchiano circa un secolo dopo.

In questo splendido posto panoramico gusteremo una colazione tipica prodotta dalla proloco di Verchiano, inoltre qui sarà possibile effettuare rifornimento d’acqua.

Nel rientro lungo il percorso attraverseremo il vecchio Castello di Verchiano e poco dopo saremo giunti al punto di partenza.

The itinerary starts from the town of Verchiano, precisely from the junction with the path 581 Colfiorito-Sellano, near the ruins of the church of San Sisto.

From here you climb gently along the dirt track in a shady and pleasant path turning around Mount Nagni.
The artificial ‘troscia’ wanders Mount Cui from the eastern side and, upon reaching the Verchiano-Curasci road, one ascends to San Salvatore Piccolo, an important sanctuary located at the top of the homonymous mountain at an altitude of 1144 m.

Originally it was a Benedictine abbey and the first documents mentioning it date back to 1333-1334. The blessed Paoluccio Trinci died in the sanctuary in 1390 and was buried there, his body was moved to Verchiano about a century later.

In this splendid panoramic place we will taste a typical breakfast produced by the proloco of Verchiano, moreover here it will be possible to supply water.

Returning along the path we will cross the old Verchiano Castle and shortly after we will have reached the starting point.

Da Spello a Collepino 10 marzo 2019

Spello, sarà il punto di partenza di una facile e panoramica escursione ad anello,

che ci porterà salendo per stradine sterrate e sentieri fino al camping la Sportella, e da qui scendendo per un sentiero nel bosco raggiungeremo l’abitato di Collepino dove c’è la possibilità di fare una breve visita del paese e perchè no di sorseggiare un caffè nel bar della piazzetta.

Continueremo quindi il nostro cammino scendendo per il sentiero che ci porterà all’imbocco del sentiero dell’acquedotto romano,che percorreremo in discesa per tornare a Spello dove avrà termine l’escursione.
Spello, will be the starting point for an easy and panoramic loop excursion, which will take us climbing dirt roads and paths to the Sportella campsite, and from here descending through a forest path we will reach the village of Collepino where there is the opportunity to take a short tour of the village and why not to sip a coffee in the bar of the square.

We will therefore continue our journey going down the path that will lead us to the entrance of the path of the Roman aqueduct, which we will travel downhill to return to Spello where the excursion will end. #spello #umbria #trekking

 

I Forti di Porto Ercole 6 7 aprile 2019

Il Monte Argentario è un suggestivo promontorio affacciato sul mare, coperto da una bella macchia mediterranea e ricco di storia.

Esso ospita esclusive località turistiche quali Porto S. Stefano e Porto Ercole, e proprio quest’ultima sarà la meta di una tranquilla camminata alla scoperta delle varie fortezze spagnole che lo sovrastano da ogni lato.

Esse facevano parte del sistema difensivo di quello che fu denominato “Stato dei Presidi” il quale si estendeva per tutta la costa maremmana; costituito dal 1557 da un trattato tra Filippo II° di Spagna e Cosimo I° duca di Firenze.

In questa singolare e facile escursione toccheremo i Forti che sovrastano Porto Ercole (Forte S. Caterina, Forte Filippo, La Rocca e Forte Stella) passando su panoramiche stradine e sentieri a picco sul mare.

La gita sarà inoltre l’occasione per visitare l’oasi WWF di Orbetello un bellissimo ecosistema lacustre protetto dove poter ammirare un infinita varietà di uccelli nel loro habitat naturale.

Inoltre avremo la possibilità di visitare “Il giardino dei Tarocchi” una fantasmagorica opera d’arte dilatata su circa 2 ettari di terreno nelle vicinanze di Capalbio, creata dall’artista svizzera Niki de Saint Phalle, la quale attingendo dalle carte dei Tarocchi, ha creato 22 sculture monumentali e coloratissime con l’intento di trasmettere il senso della magia dello stupore e del mistero, in una sorta di poetico messaggio esistenziale per rappresentare la “città ideale”.
Monte Argentario is a picturesque promontory overlooking the sea, covered by a beautiful Mediterranean vegetation and rich in history.It hosts exclusive tourist resorts such as Porto S. Stefano and Porto Ercole, and it will be the destination of a quiet walk to discover the various Spanish fortresses that dominate it from all sides.They were part of the defensive system of what was called the “State of the Presidia” which extended throughout the Maremma coast; constituted since 1557 by a treaty between Philip II of Spain and Cosimo I duke of Florence.In this singular and easy excursion we will touch the Forts that overlook Porto Ercole (Forte S. Caterina, Forte Filippo, La Rocca and Forte Stella) passing over panoramic roads and paths overlooking the sea.The trip will also be an opportunity to visit the WWF oasis of Orbetello, a beautiful protected lake ecosystem where you can admire an infinite variety of birds in their natural habitat.In addition we will have the opportunity to visit “The Garden of the Tarot” a phantasmagoric work of art spread over about 2 hectares of land near Capalbio, created by the Swiss artist Niki de Saint Phalle, who created from the Tarot cards, created 22 monumental and colorful sculptures with the intention of transmitting the sense of the magic of wonder and mystery, in a sort of poetic existential message to represent the “ideal city”.

Rasiglia 5 luglio 2020

Se Rasiglia ha ormai raggiunto una notorietà nazionale, il vissuto sociale e religioso può ancora essere scoperto. Esaltati dall’iniziale visita del Borgo non ancora preso d’assalto dai turisti, si affronterà un cammino naturalistico per la maggior parte parallelo al fiume Menotre fino a raggiungere la Madonna dello Scoglio. Durante l’ondulato percorso di andata e ritorno, per la maggior parte ombreggiato, si potrà apprezzare una vista insolita della Valle.MOSTRA MENO

La Fioritura sul Monte Coscerno in Valnerina 9 giugno 2019

ll Monte Coscerno (quota 1.685 mt.) è ubicato tra gli abitati di Sant’ Anatolia di Narco, Poggiodomo e Monteleone di Spoleto.

È un monte bordato da una scogliera calcarea verso sud-ovest e con la cima erbosa costituita da vari colli allineati.

Essendo un massiccio piuttosto isolato, dalla sua sommità è possibile apprezzare panorami molto interessanti con lo sguardo che abbraccia i Sibillini con il Redentore, i Monti della Laga, il Gran Sasso (nelle giornate limpide), i monti di Leonessa con il Terminillo, e via via gli altri della media Umbria: i Martani, i monti dello spoletino e del folignate, il Fema e il Monte Cavallo.

Dal borgo medioevale di Gavelli (1.153 m) saliamo lungo una sterrata fino al valico di Forca della Spina (1274 m); quindi percorriamo un tratto del ‘sentiero della transumanza’ immersi tra boschi di faggi secolari e, dopo avere sorpassato vari cocuzzoli e toccato la Dolina della Vasca, si giunge in vetta attraversando le praterie del Monte Coscerno: centinaia di ettari di distese erbacee spontanee adibiti a pascolo per il bestiame.

Potremo ammirare in più punti dei pascoli la fioritura del Giglio di S. Giovanni, della Viola di Eugenia e della Genziana maggiore.