Gran Sasso Corno Grande 14 15 luglio 2018

Il Corno Grande è la vetta più alta degli Appennini, nonché la più prestigiosa.

Dalla cima si può ammirare un panorama a 360 gradi su tutto l’Appennino centrale, che ripaga sicuramente dallo sforzo fisico necessario per raggiungerla.

Quest’anno a causa della chiusura di molti rifugi, abbiamo deciso di proporre una soluzione alternativa, sicuramente divertente e interessante: approfitteremo per dormire in tenda.

Forse per qualcuno potrà essere la prima volta, mentre per qualcun altro può essere l’occasione per rivivere questa emozione dopo tanto tempo.

Vedrete che svegliarsi all’alba e godere dei suoi unici momenti sarà un’esperienza indimenticabile.
The Corno Grande is the highest peak in the Apennines, as well as the most prestigious.

From the top you can admire a 360 degree panorama over the central Apennines, which surely repays the physical effort necessary to reach it.

This year due to the closure of many shelters, we decided to propose an alternative solution, certainly fun and interesting: we will take advantage to sleep in tents.

Maybe for someone it may be the first time, while for someone else it may be an opportunity to relive this emotion after a long time.

You will see that waking up at dawn and enjoying its unique moments will be an unforgettable experience.

San Salvatore e Verchiano di Foligno 12 agosto 2018

S. Sisto – San Salvatore – Castello di Verchiano
In collaborazione con la Proloco di Verchiano
12/08/2018

L’itinerario inizia dall’abitato di Verchiano, precisamente dal bivio con il sentiero 581 Colfiorito-Sellano, nei pressi dei ruderi della chiesetta di San Sisto.

Da qui si sale dolcemente lungo la carrareccia in un percorso ombreggiato e piacevole girando intorno al monte Nagni.
Alla ‘troscia’ artificiale si aggira monte Cui dal versante orientale e, giunti alla strada Verchiano-Curasci, si sale a San Salvatore Piccolo, importante santuario posto alla sommità dell’omonimo monte a 1144 m di altitudine.

In origine era un’abbazia benedettina e i primi documenti che la menzionano risalgono al 1333-1334. Il beato Paoluccio Trinci morì nel santuario nel 1390 e vi fu sepolto, il suo corpo venne traslato a Verchiano circa un secolo dopo.

In questo splendido posto panoramico gusteremo una colazione tipica prodotta dalla proloco di Verchiano, inoltre qui sarà possibile effettuare rifornimento d’acqua.

Nel rientro lungo il percorso attraverseremo il vecchio Castello di Verchiano e poco dopo saremo giunti al punto di partenza.

The itinerary starts from the town of Verchiano, precisely from the junction with the path 581 Colfiorito-Sellano, near the ruins of the church of San Sisto.

From here you climb gently along the dirt track in a shady and pleasant path turning around Mount Nagni.
The artificial ‘troscia’ wanders Mount Cui from the eastern side and, upon reaching the Verchiano-Curasci road, one ascends to San Salvatore Piccolo, an important sanctuary located at the top of the homonymous mountain at an altitude of 1144 m.

Originally it was a Benedictine abbey and the first documents mentioning it date back to 1333-1334. The blessed Paoluccio Trinci died in the sanctuary in 1390 and was buried there, his body was moved to Verchiano about a century later.

In this splendid panoramic place we will taste a typical breakfast produced by the proloco of Verchiano, moreover here it will be possible to supply water.

Returning along the path we will cross the old Verchiano Castle and shortly after we will have reached the starting point.

Laghi di Pilato 30 giugno 2019

Il Lago di Pilato è uno dei pochi specchi d’acqua di tipo alpino presente sull’Appennino.

Si è formato tra le pareti di roccia calcarea per l’accumulo di detriti trasportati dal lento cammino dei ghiacciai verso valle.

Alimentato da piogge e dallo scioglimento delle nevi, assume una particolare forma per la quale è detto “lago con gli occhiali”.

Con l’avanzare dell’estate tuttavia l’acqua inizia a diminuire e questo tipico aspetto viene sostituito da due laghetti minori.

Per raggiungerlo utilizzeremo il sentiero che da Fonte S. Lorenzo sale fino a Capanna Ghezzi e quindi da Forca Viola, (la meno impegnativa) e comunque la fatica per raggiungerlo sarà ripagata oltre che dalla bellezza di panorami mozzafiato anche dalla presenza del minuscolo abitante unico al mondo il “Chirocefalo del Marchesoni”, un Artropode di colore rossiccio, così chiamato in onore del suo scopritore Vittorio Marchesoni direttore dell’istituto di botanica dell’Università di Camerino che nel 1954 ne scoprì la presenza.

Cima Vallelunga Parco nazionale dei Monti Sibillini

L’escursione ci portera a scoprire la valle lunga, una delle valli piu grandi e remote del parco.Un giro un po impegnativo ma In questo periodo dovrebbe essere al massimo la fioritura delle peonie selvatiche,spettacolo che ci ripaghera sicuramente della fatica The excursion will take us to discover the long valley, one of the biggest and remote valleys of parco.Un around a bit challenging, but in this period should be maximum flowering begonias wild, show that there Ripaghera definitely fatigue

Cima Vallelunga dei Sibillini Correzione audio DaVinci Resolve

L’escursione ci portera a scoprire la valle lunga, una delle valli piu grandi e remote del parco.Un giro un po impegnativo ma In questo periodo dovrebbe essere al massimo la fioritura delle peonie
selvatiche,spettacolo che ci ripaghera sicuramente della fatica The excursion will take us to discover the long valley, one of the biggest and remote valleys of parco.Un around a bit challenging, but in this period should be maximum flowering begonias
wild, show that there Ripaghera definitely fatigue

Campus 2018 Valle Umbra Trekking Foligno spot

Una settimana nella quale i ragazzi potranno svolgere escursioni, giochi, attivita’ e laboratori a stretto contatto con la natura, imparando a conoscerla, amarla e rispettarla.

Faranno nuove amicizie e condivideranno con il gruppo tante splendide avventure ed esperienze.

Dormiranno in tenda, nell’area verde all’interno della nostra sede (aula verde altolina “Omero Savina”), in localita’ Pale di Foligno (pg).

Saranno seguiti, giorno e notte, dai nostri accompagnatori e collaboratori F.I.E.. Dell’associazione.
Usufruiranno di vitto (colazione, pranzo, merenda e cena), sempre all’interno della struttura, attrezzata di cucina, refettorio, sala attivita’, bagni, docce, tende.
Durante la settimana organizzeremo anche una gita in pullman presso il Rafting Umbria in localita’ Biselli di Norcia, dove i ragazzi si cimenteranno nel rafting sul fiume Nera e nei percorsi avventura tra le chiome degli alberi (con passerelle, ponti tibetani, liane, carrucole).

Parteciperanno anche ad un laboratorio per la produzione del cioccolato. Andremo alla scoperta delle erbe spontanee, imparando a riconoscerle, raccoglierle ed utilizzarle in cucina.

Quest’anno i ragazzi si cimenteranno nell’antica arte della falconeria. Inoltre laboratori della carta, della scrittura amanuense, della creta. Lezione di tiro con l’arco e tanto altro ancora !!!
Le attivita’ ed i percorsi sono organizzati e studiati per l’eta’ dei partecipanti.
Naturalistic summer camp

In evidenza

Gran Sasso Corno Grande 14 15 luglio 2018

Il Corno Grande è la vetta più alta degli Appennini, nonché la più prestigiosa.

Dalla cima si può ammirare un panorama a 360 gradi su tutto l’Appennino centrale, che ripaga sicuramente dallo sforzo fisico necessario per raggiungerla.

Quest’anno a causa della chiusura di molti rifugi, abbiamo deciso di proporre una soluzione alternativa, sicuramente divertente e interessante: approfitteremo per dormire in tenda.

Forse per qualcuno potrà essere la prima volta, mentre per qualcun altro può essere l’occasione per rivivere questa emozione dopo tanto tempo.

Vedrete che svegliarsi all’alba e godere dei suoi unici momenti sarà un’esperienza indimenticabile.
The Corno Grande is the highest peak in the Apennines, as well as the most prestigious.

From the top you can admire a 360 degree panorama over the central Apennines, which surely repays the physical effort necessary to reach it.

This year due to the closure of many shelters, we decided to propose an alternative solution, certainly fun and interesting: we will take advantage to sleep in tents.

Maybe for someone it may be the first time, while for someone else it may be an opportunity to relive this emotion after a long time.

You will see that waking up at dawn and enjoying its unique moments will be an unforgettable experience.

San Salvatore e Verchiano di Foligno 12 agosto 2018

S. Sisto – San Salvatore – Castello di Verchiano
In collaborazione con la Proloco di Verchiano
12/08/2018

L’itinerario inizia dall’abitato di Verchiano, precisamente dal bivio con il sentiero 581 Colfiorito-Sellano, nei pressi dei ruderi della chiesetta di San Sisto.

Da qui si sale dolcemente lungo la carrareccia in un percorso ombreggiato e piacevole girando intorno al monte Nagni.
Alla ‘troscia’ artificiale si aggira monte Cui dal versante orientale e, giunti alla strada Verchiano-Curasci, si sale a San Salvatore Piccolo, importante santuario posto alla sommità dell’omonimo monte a 1144 m di altitudine.

In origine era un’abbazia benedettina e i primi documenti che la menzionano risalgono al 1333-1334. Il beato Paoluccio Trinci morì nel santuario nel 1390 e vi fu sepolto, il suo corpo venne traslato a Verchiano circa un secolo dopo.

In questo splendido posto panoramico gusteremo una colazione tipica prodotta dalla proloco di Verchiano, inoltre qui sarà possibile effettuare rifornimento d’acqua.

Nel rientro lungo il percorso attraverseremo il vecchio Castello di Verchiano e poco dopo saremo giunti al punto di partenza.

The itinerary starts from the town of Verchiano, precisely from the junction with the path 581 Colfiorito-Sellano, near the ruins of the church of San Sisto.

From here you climb gently along the dirt track in a shady and pleasant path turning around Mount Nagni.
The artificial ‘troscia’ wanders Mount Cui from the eastern side and, upon reaching the Verchiano-Curasci road, one ascends to San Salvatore Piccolo, an important sanctuary located at the top of the homonymous mountain at an altitude of 1144 m.

Originally it was a Benedictine abbey and the first documents mentioning it date back to 1333-1334. The blessed Paoluccio Trinci died in the sanctuary in 1390 and was buried there, his body was moved to Verchiano about a century later.

In this splendid panoramic place we will taste a typical breakfast produced by the proloco of Verchiano, moreover here it will be possible to supply water.

Returning along the path we will cross the old Verchiano Castle and shortly after we will have reached the starting point.