raduno FIE UMBRIA a Castelluccio nel 2017 l’anno dopo il terremoto
senza la fioritura purtroppo
l’emozione di salire ai Piani dopo mesi di divieti
Tag: #sibillini
Monte Vettore dei Sibillini 2017
2017 escursione sul Pian Grande ai piedi del Vettore
Laghi di Pilato 30 giugno 2019
Il Lago di Pilato è uno dei pochi specchi d’acqua di tipo alpino presente sull’Appennino.
Si è formato tra le pareti di roccia calcarea per l’accumulo di detriti trasportati dal lento cammino dei ghiacciai verso valle.
Alimentato da piogge e dallo scioglimento delle nevi, assume una particolare forma per la quale è detto “lago con gli occhiali”.
Con l’avanzare dell’estate tuttavia l’acqua inizia a diminuire e questo tipico aspetto viene sostituito da due laghetti minori.
Per raggiungerlo utilizzeremo il sentiero che da Fonte S. Lorenzo sale fino a Capanna Ghezzi e quindi da Forca Viola, (la meno impegnativa) e comunque la fatica per raggiungerlo sarà ripagata oltre che dalla bellezza di panorami mozzafiato anche dalla presenza del minuscolo abitante unico al mondo il “Chirocefalo del Marchesoni”, un Artropode di colore rossiccio, così chiamato in onore del suo scopritore Vittorio Marchesoni direttore dell’istituto di botanica dell’Università di Camerino che nel 1954 ne scoprì la presenza.
Preci Sentiero degli eremiti
L’itinerario che vi proponiamo ci porta nel territorio di Preci alla scoperta dei più importanti luoghi eremitici che hanno reso famosa la Val Castoriana. Si inizia dalla Chiesa di S. Salvatore a Campi basso (m. 716) e, attraverso sentieri e mulattiere si giunge all’eremo (ora cappella) di S.Macario (m. 1000) in un punto molto panoramico, attrezzato per i pic-nic. Proseguendo si perviene alla frazione di Valle e, per panoramico sentiero, all’eremo di S. Fiorenzo (m. 980) attualmente abitato da un monaco polacco che ne cura il recupero e la manutenzione. Nei pressi sono visibili i resti delle grotte scavate a partire dal V secolo da monaci siriani in fuga dalle persecuzioni. The route that we propose takes us into the territory of Preci to discover the most important places hermit who made famous the Val Castoriana. It starts from the Church of St. Saviour low Fields (M. 716), and through paths and trails will take you to the hermitage (now the chapel) of S.Macario (d. 1000) in a panoramic point, equipped for picnics. Continuing it reaches the hamlet of Valle, for scenic trail, the hermitage of San Fiorenzo (m. 980) currently inhabited by a Polish monaco that takes care of the restoration and maintenance. In the vicinity are the ruins of the caves carved from the fifth century by Syrian monks fleeing persecution….
Cima Vallelunga Parco nazionale dei Monti Sibillini
L’escursione ci portera a scoprire la valle lunga, una delle valli piu grandi e remote del parco.Un giro un po impegnativo ma In questo periodo dovrebbe essere al massimo la fioritura delle peonie selvatiche,spettacolo che ci ripaghera sicuramente della fatica The excursion will take us to discover the long valley, one of the biggest and remote valleys of parco.Un around a bit challenging, but in this period should be maximum flowering begonias wild, show that there Ripaghera definitely fatigue
Raduno regionale FIE Sibillini luglio 2016
Percorso ad anello con partenza dal rifugio Colle le Cese. Organizzato dalla Valle Umbra Trekking FIE Foligno. Dal rifugio si segue per un tratto Il Grande Anello dei Sibillini che sale verso la cima del monte Macchialta
Appennino e i castelli a guardia della Via della Spina
Itinerario che attraversa “le nostre montagne” aprendosi a spettacolari panorami degli Appennini, visita di antichi borghi ed aree caratteristiche attrezzate. In particolare, Castrum Cammori d’origini romano – longobarde, a controllo della Via della Spina – collegamento tra Passo di Plestia (Colfiorito) e Spoleto.
Benché perse d’importanza nel III secolo con la costruzione della Via Flaminia per il collegamento con Roma, conservò la sua valenza economica quale tracciato di tratturi transumanti che collegavano le aree laziali con i pascoli estivi dell’Appennino.
08:30 Parcheggio auto area centro sociale Molini d’Orsano (700 m) ed illustrazione itinerario.
08:30 – 10:00 Tratta Molini – Colletrampo – Torre di Cammoro (800 m) – Castello di Cammoro (958 m).
10:00 – 10:30 Visita del borgo ed osservazione Appennini attraverso cannocchiale panoramico (dal Monte Bove al Redentore)
10:30 – 11:00 Ascensione fino incrocio di 3 carrarecce (1.000 m): 1^ per e da per Cammoro, 2^ per e da San Paterniano e 3^ che aggira sul versante occidentale il Monte Aglie (1.116 m).
11:00 – 12:00 Tratta leggera discesa fino ad Area San Paterniano (950 m).
12:00 – 12:30 Visita dell’Area e della chiesa intitolata al Santo.
Itinerary crossing “our mountains” opening to spectacular views of the Apennines, visit of ancient villages and equipped areas. In particular, Castrum Cammori of Roman – Longobarde, controlled by the Via della Spina – connection between the Passo di Plestia (Colferito) and Spoleto.
Though lost in importance in the 3rd century with the construction of Via Flaminia for connection with Rome, it retained its economic value as a trace of transmutating traditions linking the Lazio areas with the summer pastures of the Apennines.
Cima Vallelunga dei Sibillini Correzione audio DaVinci Resolve
L’escursione ci portera a scoprire la valle lunga, una delle valli piu grandi e remote del parco.Un giro un po impegnativo ma In questo periodo dovrebbe essere al massimo la fioritura delle peonie
selvatiche,spettacolo che ci ripaghera sicuramente della fatica The excursion will take us to discover the long valley, one of the biggest and remote valleys of parco.Un around a bit challenging, but in this period should be maximum flowering begonias
wild, show that there Ripaghera definitely fatigue
Raduno regionale accompagnatori FIE Umbria 15 16 giugno 2019
1 raduno regionale Accompagnatori della Federazione italiana escursionismo 15 e 16 giugno 2019
Escursioni alle Lame Rosse e a Sassotetto
Castelluccio di Norcia salire in quota 2017
raduno FIE UMBRIA a Castelluccio nel 2017 l’anno dopo il terremoto
senza la fioritura purtroppo
l’emozione di salire ai Piani dopo mesi di divieti