The young Pope All Along the Watchtower Devlin

La sigla di The Young Pope spiegata da Paolo Sorrentino
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Lenny Belardo attraversa la storia della Chiesa con passo lento e paramenti in trionfo. La figura del giovane Pio XIII, interpretato nella serie diretta da Paolo Sorrentino da Jud Law, si staglia sullo sfondo rosso di un museo che sintetizza i contrasti armoniosi della fede: ha un lato del viso illuminato come un santo, l’altro in ombra, da peccatore. Ed è dall’ombra che esce il Pontefice pop di Paolo Sorrentino: “Somiglia a me. Purtroppo non per quanto riguarda i tratti somatici”. Il regista racconta ad Huffpost i segreti della sigla di The Young Pope (in onda su Sky Atlantic).

Sulle note di “All Along the Watchtower” di Bob Dylan nella versione dei Devlin, la luce di una cometa si trasforma in un meteorite che abbatte Papa Wojtila di Cattelan. Perché?

“Perché, tra il serio e il faceto, il cristianesimo comincia con una stella cometa che, nel corso dei secoli assume sembianze diverse e misteriose come un meteorite e poi, forse, per molti aspetti diversi si trasforma in un macigno. Giocando con la magnifica opera di Cattelan, quel macigno abbatte un vecchio papa e lascia lo spazio a uno giovane: Pio XIII”.
The name of The Young Pope explained by Paolo Sorrentino
Lenny Belardo crosses the Church’s history with slow pace and triumphs. The figure of the young Pius XIII, played in the series directed by Paolo Sorrentino by Jud Law, stands out on the red background of a museum that synthesizes the harmonious contrasts of faith: it has a side of the face illuminated as a saint, the other in the shadow, As a sinner. And it is from the shadow that the pope pop of Paolo Sorrentino comes out: “It’s like me. Unfortunately, not with regard to somatic traits.” The director tells Huffpost the secrets of The Young Pope (aired on Sky Atlantic).

On the notes of “All Along the Watchtower” by Bob Dylan in the Devlin version, the light of a comet turns into a meteorite attacking Pope Wojtila of Cattelan. Because?

“Because, seriously and facetiously, Christianity begins with a comet star that, over the centuries, assumes different and mysterious looks like a meteorite and then, in many respects, becomes a boulder. Playing with the magnificent Cattelan’s work, that boulder kills an old pope and leaves room for a young man: Pius XIII. “

In Superficie – Shallow

“Shallow (A Star Is Born)”, canzone interpretata da Lady Gaga e Bradley Cooper per il film “A star is born”, presentato in anteprima mondiale fuori concorso durante la Mostra del Cinema di Venezia 2018.
SHALLOW
Tell me somethin’, girl
Are you happy in this modern world?
Or do you need more?
Is there somethin’ else you’re searchin’ for?

I’m falling
In all the good times I find myself longin’ for change
And in the bad times I fear myself

Tell me something, boy
Aren’t you tired tryin’ to fill that void?
Or do you need more?
Ain’t it hard keeping it so hardcore?

I’m falling
In all the good times I find myself longing for change
And in the bad times I fear myself

I’m off the deep end, watch as I dive in
I’ll never meet the ground
Crash through the surface, where they can’t hurt us
We’re far from the shallow now

Indovina chi viene a cena?

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Indovina chi viene a cena? (Guess Who’s Coming to Dinner) è un film del 1967 diretto da Stanley Kramer ed interpretato da Spencer Tracy, Sidney Poitier, Katharine Hepburn, Katharine Houghton e Isabel Sanford.

Anni sessanta: Joanna “Joey” Drayton, una ragazza bianca americana, cresciuta in un’agiata famiglia liberal di San Francisco, si innamora di John Prentice, uno stimato medico afroamericano conosciuto dieci giorni prima alle Hawaii.

I due hanno deciso di sposarsi e si recano a San Francisco, dove Joey intende presentare il fidanzato ai propri genitori, il padre Matt e la madre Christina, prima che questi riparta la sera stessa per New York, e poi per Ginevra, dove lo attende un impegno di lavoro e dove hanno previsto di convolare a nozze.

Joey vorrebbe seguire subito il suo adorato John, ma lui esige prima l’incondizionata approvazione dei genitori di lei alla loro unione. Christina, commossa dalla sincerità dell’unione, aderisce all’entusiasmo della figlia, ma Matt, troppo preoccupato per le difficoltà cui la coppia andrebbe incontro, non è propenso a dare la propria approvazione. La situazione diventa ancora più intricata allorché, invitati da Joey, i genitori di John – i quali ignorano che la ragazza è bianca – vengono a cena dai Drayton per conoscere lei e la sua famiglia.

In un primo momento, i genitori dei rispettivi figli si ritrovano a chiacchierare impacciati, ma poi la situazione prende una piega più decisa: le madri si ritrovano d’accordo nell’accettare un amore così sincero, i padri non vogliono a nessun costo accettare le condizioni, mentre John si ribella al padre rivelandogli il suo amore che va ben oltre il colore della pelle. Joey, però, è ancora all’oscuro di tutto, poiché impegnata a fare le valigie per quello che, secondo lei, sarà un sicuro matrimonio. Alla fine Matt Drayton richiamerà tutti in salotto per rivelare che anche per lui l’amore è una cosa ben più importante della diversa pigmentazione della pelle, concludendo che Joanna “Joey” e John sono “due esseri speciali”.

Le iene

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Le iene (Reservoir Dogs) è un film del 1992 diretto da Quentin Tarantino, al suo esordio in un lungometraggio. Introduce molti temi caratteristici del regista: la violenza, l’avantpop, i dialoghi sfrontati e barocchi, il forte humor nero e la cronologia frammentata.

Los Angeles: il malavitoso Joe Cabot, insieme al figlio Eddie “il bello”, raduna sei rapinatori professionisti per un colpo ai danni di un grossista di diamanti. Il gruppo è composto in parte da vecchie conoscenze di Cabot, in parte da esperti professionisti.

Regola principale del gruppo è di non parlare mai di se stessi e di mantenere il reciproco anonimato, usando come nome quello di un colore: Lawrence Dimmick (vecchio amico di Joe) è Mr. White; Victor Vega (fedelissimo ai Cabot, avendo passato quattro anni in prigione senza fare il loro nome al processo) è Mr. Blonde; il puntiglioso e polemico Mark Nussy sarà Mr. Pink; l’estroso Dennis Koonstock verrà chiamato Mr. Brown; il taciturno Roy Spafucci sarà Mr. Blue; infine Freddy Newandyke sarà Mr. Orange.

La rapina si rivela una vera strage: Mr. Blonde dà inizio ad una sparatoria con la polizia, che irrompe improvvisamente, uccidendo senza scrupoli chiunque gli sembri pericoloso e scappa prendendo in ostaggio un poliziotto; Mr. Blue rimane ucciso nello scontro a fuoco e il gruppo si divide per fuggire meglio. Mr. Pink riesce con difficoltà a scappare, portando al sicuro i diamanti. Mr. White e Mr. Orange fuggono con un’auto alla cui guida c’è Mr. Brown, che sarà colpito a morte dalla polizia. L’auto è diventata inutilizzabile e Mr. White con Mr. Orange vanno quindi alla ricerca di un altro mezzo. Fermano un’auto con alla guida una donna che tira fuori una pistola, cogliendo di sorpresa Mr. Orange e sparandogli allo stomaco, finendo subito dopo uccisa dallo stesso. Mr. Orange è sanguinante, così Mr. White decide di portarlo al capannone che il gruppo ha fissato come punto di ritrovo. Mentre è in macchina con Orange, White, che è entrato molto in confidenza con lui, gli rivela il proprio nome. Poco dopo arriva anche Mr. Pink, che inizia a polemizzare, prendendo White in disparte, sulla dinamica poco chiara della rapina: secondo Pink i poliziotti sono intervenuti troppo tempestivamente, probabilmente erano già lì sul luogo, avvertiti da un infiltrato nella banda.

Arriva anche Mr. Blonde, con il poliziotto Marvin Nash nel bagagliaio della sua auto. Nell’attesa dell’arrivo di Eddie, Mr. Pink, Mr. White e Mr. Blonde iniziano a prendere a calci e pugni l’agente Nash, affinché dica loro chi è l’infiltrato.

Appena giunto, Eddie ordina a Mr. Pink e Mr. White di seguirlo per recuperare la refurtiva e chiamare un medico per Mr. Orange. I due obbediscono e lasciano Blonde con il poliziotto e Orange. Rivelandosi un sadico torturatore, Blonde estrae il suo rasoio dallo stivale e sfregia il volto al poliziotto, legato ad una sedia, finendo col tagliargli pure un orecchio e si appresta a bruciarlo vivo inzuppandolo di benzina quando Orange, svuotandogli un intero caricatore addosso, lo uccide. Dopo questo atto, Mr. Orange spiega all’agente Nash di essere un poliziotto e che presto, appena Joe sarà ritornato, i poliziotti circonderanno l’edificio e loro due verranno salvati.

Eddie, Pink e White tornano al capannone, increduli del massacro avvenuto in loro assenza: Orange prova a dare spiegazioni a Eddie, ma questi uccide senza esitare Nash, non credendo alla storia di Orange. Per ultimo arriva Joe Cabot, che accusa apertamente Mr. Orange di essere l’infiltrato della polizia e gli punta contro la pistola. Dal canto suo, Mr. White crede al suo compagno e difende Orange, puntando la pistola su Joe. Eddie, per difendere il padre, punta a suo volta la pistola a White. Mr. Pink, spaventato, si rifugia nel sottoscala del magazzino.

A questo punto la situazione degenera velocemente e in pochi secondi Joe spara a Orange, White spara a Joe, Eddie spara a White e White spara di rimando a Eddie: alla fine solo White e Orange, gravemente feriti, sopravvivono. Pink, uscito dal sottoscala, fugge prendendo con sé la borsa con i diamanti, ma come si può sentire dai dialoghi in sottofondo, viene fermato ed arrestato appena esce all’esterno del magazzino dalla polizia appena arrivata. Orange e White, ancora vivi, si avvicinano: negli ultimi istanti di vita, Orange rivela a White di essere realmente l’infiltrato. I poliziotti irrompono nel locale ed intimano a White di gettare la pistola che sta puntando sul viso di Orange: dopo un istante di silenzio, White spara a Orange, venendo a sua volta crivellato dai colpi dei poliziotti.